Il Castello di Avella

Avella: arte, storia e gastronomia locale

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L’affascinante e antica Avella tra arte, storia e gastronomia locale.

Il suo nome anticamente era Abella, da cui risale la Nux Abellana che si dice derivi dallo spagnolo o dall’occitano e significa Nocciola. Beh Avella e tutte le terre che la circondano sono ricchissime di alberi di nocciola.

Il Castello Longobardo di Avella

Mi è subito piaciuta. Tra le sue strade si respira aria di storia e di tradizioni che vanno oltre il semplice borgo. Avella è attraversata dalla storia: dagli osci ai romani fino a tutto il ‘700 per giungere a noi com’è oggi ..una cittadina che sta ricostruendo le sue antiche radici e che, grazie ad associazioni ed imprenditori , sta tornando alla ribalta anche attraverso l’utilizzo di innovazioni tecnologiche applicate al turismo e alla cultura.

Palazzo Baronale – i giardini

Mi ha sempre incuriosito e ho sempre amato conoscere i borghi dell’entroterra.. ricchi di luoghi particolari e a volte storicamente importanti ma spesso abbandonati o poco promossi e proprio in questi luoghi spesso ritroviamo le nostre origini.

Avella, vanta molti luoghi da poter visitare. Dal Castello che svetta imperioso sulla vallata, all’Anfiteatro romano circondato da noccioli e  dalle montagne del Partenio, alla Necropoli Romana con i Mausolei Romani di rilievo storico-artistico.

Anfiteatro e i Monti del Partenio

Non ultima, l’inaugurazione del MIA , Museo Immersivo Archeologico di Avella. Un luogo unico e particolare dove i viaggiatori potranno rivivere i luoghi e la storia di Avella attraverso un percorso che si snoda in 6 sale e dove si alternano quadri parlanti, animazioni in 3d e postazioni virtuali. In gruppi da 12 , accompagnati da una guida turistica, potrete rivivere le vicende del Borgo.

Sicuramente l’Anfitarato e il Castello sono i due luoghi maggiormente visitati non solo per la loro particolarità ma anche per il fascino storico che trasmettono a chi li visita.

Una delle curiosità legate al Castello di Avella e che viene chiamo in 3 modi: Castello Longobardo, Castello di San Michele, Castello Normanno. Tutti appellativi veri, ognuno legato ad un momento storico della cittadina.

Castello di Avella

Abella, nei secoli, ha subito diverse dominazioni dovute soprattutto alla sua posizione geografica e ai suoi fertili terreni. Dominazioni che l’hanno però sempre portata prima vicina a Roma e poi vicina a Nola. E’ una cittadina legata perciò più al territorio Nolano che non Irpino, anche se dal 1860 passò sotto Avellino.

Di grande importanza sicuramente è anche la necropoli romana con i suoi particolari mausolei. Assolutamente da non perdere. Sono antiche tombe , forse di nobili romani. Si suppone potessero essere dipinte e comunque trasmettono un’aria di solennità.. fuori le porte dell’antica città.

Mausolei Romani

Infine, ma non ultimo, è da visitare il Palazzo Baronale. Al suo interno troviamo il Museo Archeologico e come detto il nuovo MIA : Museo Immersivo Archeologico. Dal Palazzo Baronale si diramano tutte le strade per raggiungere i principali luoghi da visitare di Avella. Con una comoda passeggiata quelli più vicini in auto o in bici quelli più lontani .

Palazzo Baronale – i giardini

Avella andrebbe visitata in più giorni, seguendo un percorso storico e unendo dei momenti gastronomici in giro per le aziende locali. Infatti posso garantirvi che aziende che offrono food experience uniche ce ne sono diverse e dai gustosi sapori.  Qui ad Avella troverete aziende agricole che producono a km0 : aziende produttrici di nocciole , del famoso aglio orsino, di marmellate e di mieli locali.

Il Moera

Nelle mie visite però , ho potuto assaggiare e degustare anche un’ottima cucina locale , legata al territorio  e fatta con i prodotti del territorio. E’ Porta Riva il ristorante che mi ha colpito maggiormente per due motivi: la presentazione del locale in uno stile molto casual, fresco ma anche ricercato in alcuni particolari come la scelta dei quadri; il secondo motivo è la scelta di lavorare con i produttori locali fondamentale per la filiera . Insomma un ristorante da provare per la posizione (a ridosso del Partenio) e per la bontà della cucina.

Autore dell'articolo: enrico76

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